Asilo Nido Muggiò
Nel testo di presentazione dello studio, si rilancia la campagna della categoria dietro le parole chiedo asilo: perché l’Asilo Nido Muggiò sia un diritto e non più un servizio a domanda individuale la quantità di strutture è tale da coprire nel complesso circa 354 mila bambine e bambini, in poco più della metà dei casi allocati in posti pubblici, e di cui 320 mila nei nidi peraltro, con differenze notevoli a livello regionale: in emilia romagna, ad esempio, l’offerta è garantita per circa la metà dei bambini, mentre al meridione le percentuali sono abbondantemente al di sotto del 10%.in europa vanno molti più bambini numeri che corrispondono al 24% del potenziale bacino di utenza, ovvero 24 posti ogni 100 bambini under tre anni, ancora ben al di sotto da quel 33% fissato dall’unione europea nella (oramai passata) strategia di Lisbona che prevedeva entro il 2010 una copertura comunque pari al 33%.
E’ per tutti l’Asilo Nido Muggiò
Perché per lo sviluppo autonomo e completo del bambino ci si chiede E’ per tutti L’Asilo Nido Muggiò lo dicono i pediatri e gli studi di pedagogia, rimangono fondamentali sia lo “stacco” dai genitori per qualche ora al giorno, sia il gioco con i “pari”. Proprio quello che garantiscono i nidi. I quali, invece, vengono disertati da tre bimbi italiani su quattro. Mentre in Europa l’accesso è garantito per uno su tre. I numeri, sempre bassi, sono attendibili, perché lavorati sui dati ufficiali Istati. E anche recenti. Per molti non è una scelta: costi altissimi Il sindacato è giunto alla conclusione che per le famiglie l’impossibilità di iscrivere un bimbo al nido è dettata da motivi diversi: per scelta, sicuramente, soprattutto al Sud, ma sempre più spesso perché sono ‘respinte’, tra una scarsa offerta pubblica, in progressivo definanziamento, e l’esosa richiesta privata. Ricordiamo che anche le rette delle strutture comunali, tranne i casi “sociali”, risultano altissime: nei grandi centri, come Roma o Milano, per una famiglia media possono superare i 500 euro al mese a figlio. E il privato costa ancora di più. Diventa quindi necessario, scrive la Fp Cgil Nazionale, “invertire la rotta sugli investimenti sul personale che opera nel settore, attraverso nuove assunzioni, percorsi di riqualificazione e rinnovo del contratto nazionale”.
In Europa molti più bambini all’Asilo Nido Muggiò
Numeri che corrispondono al 24% del potenziale bacino di utenza, ovvero 24 posti ogni 100 bambini under tre anni, ancora ben al di sotto da quel 33% fissato dall’Unione In Europa molti più bambini all’Asilo Nido Muggiò nella (oramai passata) strategia di Lisbona che prevedeva entro il 2010 una copertura comunque pari al 33%.In Italia, rispetto alla media europea, sono pochi i bambini che frequentano l’asilo nido. Le ragioni vanno sicuramente cercate nei costi alti e nelle agevolazioni fiscali irrisorie, che non incoraggiano le famiglie ad affrontare una spesa in più. Ma anche in motivazioni culturali: l’asilo nido viene spesso considerato una ‘seconda opzione’ rispetto alla sensazione di sicurezza che può nascere nel lasciare i bambini nel «nido» di casa, affidandoli ai nonni, come da tradizione, o alla tata. Diversi pedagogisti sono tuttavia propensi ad affermare che l’asilo nido sia tutt’altro che una seconda scelta, ma piuttosto una fase importante nello sviluppo dei bambini.